Sono già stato in questa trattoria varie volte, ma, attenendomi alle giuste regole del sito, ho atteso una visita recente fatta con un'amica per fare una recensione "fresca".
La trattoria è divisa per ragioni di spazio in due edifici vicini, che però hanno la stessa gestione e servono gli stessi piatti.
I locali non sono particolarmente grandi (stimerei una trentina di coperti in quello dove sono stato io), arredati in modo rustico ed apparecchiati con tovagliette e tovaglioli di carta (per contro non si paga il coperto).
Il servizio è svolto da una signora cortese, un uomo (che suppongo sia il proprietario o uno dei proprietari) piuttosto gioviale (e dialettale) con qualche spunto umoristico, e da una ragazza (che in tutte le occasioni in cui sono stato lì aveva un'espressione da serva della gleba durante una corvée... ).
Bevande: una bottiglia d'acqua; niente vino.
Abbiamo iniziato con gli antipasti a buffet.
Il tavolo da cui ci si può servire contiene parecchi piatti con ciccioli, dadi di mortadella, un salame da cui tagliare fette, parmigiano reggiano da pasteggio, funghetti, olive nere e verdi, cipolline borettane sottaceto, involtini di prosciutto cotto, dadini di frittata alle verdure e diversi tipi di verdure grigliate.
Ce n'è a sufficienza un po' per tutti i gusti, e noi siamo rimasti decisamente soddisfatti.
Al tavolo viene portato un cestino con piccole pagnottine, quadretti di focaccia e gustosi grissini (non so se siano fatti in casa, ma non sono i classici grissini industriali nelle buste).
Come primi abbiamo ordinato per entrambi un bis con:
-penne all'ubriaca, cotte nel vino e condite con un sugo (poco liquido) di salsiccia e prosciutto: molto buone secondo me ed apprezzate anche dalla mia amica. Ad onore del vero le avevo già assaggiate almeno in altre 2 occasioni, e l'intensità del sapore del vino varia un po' a seconda delle volte.
-"caramelle" speck e porcini, ossia pasta ripiena condita anche esternamente con speck e funghetti; anche queste molto apprezzate e gustose.
I primi a menu erano una decina abbondante, oltre a vari altri aggiunti a voce dalla cameriera. Oltre a piatti abbastanza ordinari come le penne all'arrabbiata e la gramigna con la salsiccia, c'erano lasagne, tortelli verdi e di zucca, cappelletti in brodo, garganelli speck e rucola ed altri piatti che al momento non ricordo bene (incluso uno al taleggio).
Non abbiamo mangiato secondi, che includono vari piatti di carne (non è nel menu, ma una volta mi è capitato di mangiare un ottimo stinco di maiale al forno).
L'osteria fa anche gnocco e tigelle.
Di dolci (che comprendono cose tradizionali come zuppa inglese e dolce mattonella) ne abbiamo preso solo uno che la mia amica ha apprezzato; non ricordo il nome, ma assomigliava ad un tiramisù, con biscotti imbevuti nel caffé ed un duplice strato di crema, normale ed al caffé.
Un caffé, niente liquori.
Conto totale: 29.50 euro.
Attribuisco per la prima volta nella mia breve carriera di recensore i 5 cappelli, di cui come ho spiegato altrove mi sento in genere un po' avaro. La giustificazione sta anche nel fatto che nelle mie varie visite a questo locale "non hanno mai sbagliato nulla", nel senso che ho mangiato varie cose ed il livello è sempre stato dal buono all'ottimo, senza particolari cadute di stile o qualità.
Volendo essere propri analitici e pignoli, le tigelle (prese in un'altra visita) non sono le migliori sentite, ma nel complesso mi sento di confermare i cinque cappelli, anche in considerazione del fatto che ad una qualità sicuramente molto buona corrisponde un prezzo sicuramente moderato (e quindi il rapporto qualità/prezzo mi pare ottimo).
Ovviamente la raccomandazione di questa osteria non vale per coloro che cercano un locale raffinato e chic con camerieri in divisa, oppure nouvelle cuisine o pesce. Chi però apprezza i locali alla buona e la buona cucina tradizionale emiliana non credo rimarrà deluso.
PS: a volte potrà capitarvi che si spenga la luce: non preoccupatevi, fa parte del folclore! Entro pochi secondi entrerà in sala il proprietario per servire a qualcuno il liquore "parampampoli" portandolo direttamente dalla cucina nel suo pentolino incendiato!
Imperdibile!!!
[rita&lollo]
10/11/2008