Ha senso tornare a recensire questo locale? Me lo sono chiesta e ho tentennato un poco, poi però mi sono detta: perché no? Da un lato sono mossa dal piacere di scrivere e di condividere con voi le mie belle esperienze culinarie, dall’altro credo che questo posto meriti di essere ricordato!
I motivi per cui l’adoro sono tanti:
- per il calore sincero con cui ogni volta la proprietaria ci accoglie e ci saluta, facendoci sempre gli auguri per il nostro futuro;
- per il personale, sempre attento, premuroso e gentile ma non invadente;
- per l’ambiente, veramente grazioso e curato nel dettaglio, semplice e fiorito, a me sembra di mangiare in un giardino in primavera;
- per il conto, sempre onesto in rapporto alla qualità del cibo;
- e naturalmente per il cibo: porzioni sempre abbondanti, cibi rigorosamente preparati in casa e ottimamente cucinati.

Ma veniamo alla giornata di sabato, previa prenotazione (d’obbligo nel fine settimana, c’è sempre il pienone) arriviamo alle Grazie. Siamo in 4: io, mio marito, mio fratello e la sua amica (lui l’ha presentata così, diciamo che si frequentano da un pochino, se son rose…;) ) che ci hanno raggiunti all’incirca a metà strada per festeggiare insieme il mio compleanno. Saluti, visita al vicino santuario e poi a tavola.

Questa volta io e Mauro saltiamo il già noto antipasto della Luciana perché preferiamo concentrarci su primi e secondi e ordiniamo: uno dei piatti del giorno, ravioli al bagos (tipico formaggio bresciano, giusto per sentirsi a casa) condito con burro di malga; risotto ai frutti di mare; cotechino con verza; luccio in salsa verde con polenta; mostarda di pere. Al fratellino e alla compagna consigliamo invece proprio l’antipasto della Luciana, perché chi non è mai venuto prima in questo posto non può perdersi tanta bontà: luccio in salsa verde, fagioli con le cotiche, giardiniera casalinga, a pezzettoni grossi, polentina alla griglia, salumi e formaggio grana, insalata della duchessa con chicchi di melograno, pinoli e pollo, decisamente gustosa, e l’immancabile mostarda mantovana, non troppo piccante. Tutto ottimo e in quantità abbondanti e pensare che sarebbe per una persona sola! I due giovincelli finiscono tutto a fatica e dopo non osano prendere altro: Luca perché effettivamente non mangia tantissimo, lei forse perché è ancora nella fase in cui a tavola con lui non ci si abbuffa. Mauro mi dice che io questa fase non l’ho mai avuta eh eh! In ogni caso è piaciuto molto tutto quanto, ma non avevo dubbi. Voto: 10

Da bere prendiamo acqua e visto che ci è tanto piaciuto il prosecco offertoci come aperitivo chiediamo se si può proseguire con quello. Qui la carta vini è veramente abbondante, oltre alle bottiglie intere per alcuni vini ci sono le mezze bottiglie, inoltre con mia somma gioia ogni vino si può avere a calice, lo dico perché non tutti i ristoratori hanno questa accortezza. Chiediamo quindi due calici di Oltrepo pavese (gli altri vanno ad acqua, sia io che mio fratello ce li siamo trovati quasi astemi ), ma il gentile cameriere ci lascia mezza bottiglia, rigorosamente nel secchiello per tenerla fresca, così saranno ben più di due calici, pur avendo segnato un calice solo: che carino!

Il pranzo comincia con l’antipasto di cui ho già parlato e i nostri primi. I ravioli arrivano abbastanza in fretta, sarebbero per Mauro ma visto che il riso ci mette più tempo a cuocersi il cameriere ci porta non un solo piatto di ravioli ma un piccolo vassoio dal quale possiamo attingere entrambi. La porzione comunque è tranquillamente per due, secondo noi. La pasta è fatta in casa, non troppo spessa, il ripieno è gustoso, il piatto è semplice ma saporito. Voto: 9

Arriva il mio piatto, che ovviamente ci dividiamo essendo anche il risotto abbondante e servito in vassoio. Può sembrare strano mangiare risotto ai frutti di mare in piena pianura padana, sicuramente lo è, tuttavia risulta uno dei migliori risotti di mare che abbia mai mangiato! Riso cotto alla perfezione, tantissimi frutti di mare incredibilmente freschi e polposi, una vera bontà! Voto: 10

Per il secondo mio marito va sul classico e si gusta il cotechino che qui è sempre eccellente. Assaggia anche la loro mostarda che forse agli intenditori di mostarde può non piacere, essendo più dolce che piccante, a noi 4 piace molto proprio per questo! Voto complessivo: 9,5

Il mio luccio è altrettanto squisito: condito con olio e salsa verde, risulta tenerissimo, saporito e carnoso, se si può dire per un pesce. Buona anche la polenta di accompagnamento, sia grigliata che fusa.

Insieme a quest’ottimo cibo, non possiamo non mangiare il pane che è fatto in casa: tutto superlativo, dai panini morbidi, alcuni al latte altri ripieni di salsiccia, ai grissini croccanti, dalle pizzette alle schiacciatine. Al bancone d’ingresso, per chi vuole, si possono acquistare proprio grissini e schiacciatine, oltre alla mostarda e alla famosa torta sbrisolona.

A proposito di dolci, qui sono meravigliosi quindi, benché sazi, non ce li facciamo sfuggire. Del resto festeggiamo, un poco in anticipo, il mio compleanno, come non gustare un buon dessert? Mauro torna a prendere lo zabaione che qui è una certezza: freschissimo, dolce, poco alcolico; io scelgo cestino di pasta (dolce, friabile, deliziosa) con mascarpone e frutta fresca. Mai mangiato un mascarpone tanto buono. L’altra coppia chiede due splendide millefoglie, è piaciuta tantissimo anche a mio fratello che non ama tanto i dolci… mah, e sarebbe mio fratello! Voto 10 a ognuno.

Concludiamo con un solo caffè. Al momento del conto, la signora generosamente non ci fa pagare il vino e ci sconta la mostarda. Visto che pur essendo in 4, abbiamo mangiato differentemente (l’antipasto, ripeto, è per uno ma ci si sfama in due) riporto solo quanto avrei pagato io se fossi stata sola: 30 euro tondi e felicemente spesi! Come dicevo all’inizio io lo consiglio caldamente: attenzione però, crea dipendenza, una volta provato ci si vuole tornare a tutti i costi!

Concludiamo la bella giornata a spasso per Mantova, sempre incantevole!

Imperdibile!!!